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5 Lug

Cosa mangiare a Catania: street food e piatti tipici

Speciale Catania: mangiare per le strade 

Il Sicilia il cibo è sacro, quindi se siete delle “buone forchette”, Catania è la meta ideale per trascorrere una piacevole vacanza, coniugando cibo, mare,arte, cultura e divertimento!Vi daremo qualche consiglio su cosa mangiare e soprattutto sulle specialità tipiche della nostra terra. Quindi mentre girate per la città, fermatevi e gustate queste prelibatezze!

 

Tipico street food Catanese a qualsiasi ora del giorno e /o della notte sono gli arancini:

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L’arancino (o arancina) è una specialità della cucina siciliana. Si tratta di una palla di riso fritta, del diametro di 8-10 cm, farcita con ragù, mozzarella e piselli. Il nome deriva dalla forma e dal colore tipici, che ricordano un’arancia.Gli arancini più diffusi in Sicilia sono quello alla carne (con ragù, piselli e carote), quello al burro (con mozzarella, prosciutto e besciamella) e quello agli spinaci (condito anch’essi con mozzarella). Inoltre, nel catanese sono diffusi anche l’arancino “alla norma” (con melanzane, detto anche “alla catanese”) e quello al pistacchio di Bronte. La versatilità dell’arancino è stata sfruttata per diverse sperimentazioni. Esistono infatti ricette dell’arancino che prevedono, oltre ovviamente al riso, l’utilizzo di funghi, salsiccia, gorgonzola, salmone, pollo, pesce spada, frutti di mare, nonché del nero di seppia (l’inchiostro). Ne esistono varianti dolci: gli arancini vengono preparati con il cacao e coperti di zucchero (vengono preparate solitamente per la festa di Santa Lucia); ce n’è alla crema gianduia (soprattutto nella zona di Palermo) e al cioccolato. Per facilitare la distinzione tra i vari gusti, la forma dell’arancino può variare. Il luogo per eccellenza dove poter provare questa specialità è il bar/caffetteria Spinella di Catania in pieno centro storico.

 

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Il più caratteristico e frugale modo di mangiare per strada a Catania è il cosiddetto “arrusti e mangia”, modo per indicare la carne arrostita e consumata al volo, senza orpelli né intrugli. Un cibo di strada spartano che non conosce declino. Il suo epicentro è via Plebiscito, zona popolare del centro storico, dove si trovano a ogni passo esercizi di ristorazione che tracimano sui marciapiedi con la loro proposta radicalmente per carnivori: “Re Carlo V e Al Tenerissimo” sono le migliori trattorie per gli amanti della carne.

 

A essere privilegiata, la carne meno consueta, come quella di cavallo e d’asina. La carne è esposta in banchi refrigerati, a vista: il cliente scegli il pezzo che desidera e da lì il gestore lo prende e lo mette a cuocere

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A pranzo o a cena un piatto di pasta alla norma ( salsa di pomodoro, melanzane e ricotta salata) non può mancare nel vostro giro culinario.

Vero simbolo della tradizione culinaria siciliana, la pasta alla Norma è un piatto a base di maccheroni (solitamente) conditi con salsa di pomodoro, e con l’aggiunta successiva di melanzane fritte, ricotta salata grattugiata e basilico fresco. Come avviene per altre ricette regionali, pur essendo un piatto tipico, originario del versante etneo, è ormai diffuso ed apprezzato in tutta l’isola (e non solo). Sembrerebbe che a dare il nome “Norma” alla ricetta sia stato Nino Martoglio (1870-1921), il noto commediografo catanese, che davanti ad un piatto di pasta così condito esclamò: “Chista è ‘na vera Norma!“, ad indicarne la suprema bontà, paragonandola al capolavoro del grande compositore Vincenzo Bellini, al quale è dedicato il Teatro Massimo di Catania, indiscussa città d’origine di questa ricetta.

 

 

Potrete mangiare un buon piatto di pasta alla norma in tutte le trattorie del centro storico catanese.

Non potete non assaggiare i cannoli. I cannoli siciliani al forno sono antichi dolci della tradizione italiana. Il loro gusto è inconfondibile e il contrasto tra la cialda esterna croccante e la cremosità del ripieno è un’accoppiata vincente per deliziare tutti i palati più golosi.

I cannoli siciliani al forno sono presenti nelle vetrine delle pasticcerie tutto l’anno, ma sono tra i dolci di Natale che non possono mancare sulle tavole imbandite per la Vigilia di Natale e Capodanno.

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Per i più golosi altra specialità sono le cassatelle ripiene di ricotta e avvolte nella pasta reale, o la famosa pasta di mandorle, un’altro dolce tipico siciliano. Le origini di questo dolce sono molto lontane, infatti pare sia nato alla fine del 1100, nel convento palermitano della Martorana, annesso alla chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, che deve il suo nome a Giorgio d’Antiochia, ammiraglio del re Ruggero II. Il nome “reale” attribuito alla pasta dolciaria si può ricondurre al fatto che essa fosse “degna di un re” per la bontà e le caratteristiche del dolce.

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Vi consigliamo di provare questa bontà presso una delle migliori pasticcerie catanesi ” bar Savia“.

Se invece dopo una lunga passeggiata per le vie catanesi volete qualcosa di fresco ma allo stesso tempo goloso, vi suggeriamo le granite, tra le più famose insieme a quelle di Messina, al caffè, al pistacchio, alle mandorle o alla frutta( soprattutto quella ai gelsi). Esistono diversi gusti che potete accompagnare rigorosamente con una morbida e soffice brioche.

 

 

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